Bruciore di stomaco: cause, sintomi e rimedi naturali e non

bruciore di stomaco

Il bruciore di stomaco è uno di quei sintomi molto comuni che viene spesso riferito al banco della farmacia. Al pari di un raffreddore è un sintomo aspecifico che non ci dice nulla sulla sua causa. Servirà, come sempre, una piccola “intervista” da parte del farmacista per capirne le cause e la gravità del sintomo. Infatti le sue cause possono essere molteplici, vanno quindi indagate con attenzione, subdole e difficili da individuare. I rimedi poi sono ancora di più, perché ci viene in soccorso la natura con piante officinali come:

  • malva
  • liquirizia
  • zenzero
  • camomilla
  • aloe vera

Per approdare alle terapie farmacologiche vere e proprie: anti acidi, anti-reflusso con meccanismo chimico ma anche meccanico.

Bruciore di stomaco (o Pirosi): cosa si intende?

Il bruciore di stomaco, tecnicamente si chiama “pirosi”, una parola che deriva dal greco antico “pýrosis”, tradotta come “bruciore”. Tale sintomo è legato all’acidità dei succhi gastrici che, risalendo dallo stomaco verso la bocca, producono una sensazione bruciante al loro passaggio.

Infatti, l’acido cloridrico, componente dei succi gastrici, venendo a contatto con mucose che, normalmente, non incontrano sostanze con quel PH, irrita le mucose e ne provoca la pirosi.

L’acido cloridrico è presente nel succo gastrico in concentrazioni molto elevate, tali da rendere l’ambiente particolarmente acido (PH 1,5/3).

Quali sono le cause del bruciore di stomaco?

Le cause che determinano il bruciore di stomaco sono veramente molte: di natura fisica ma anche psicologica.

In base alla localizzazione del dolore spesso è possibile individuare se la pirosi sia solo gastrica o se sia già diffusa all’esofago determinando il bruciore gastro-esofageo che, la letteratura ci insegna, è causato da una condizione ben più grave dell’acidità: il reflusso gastro-esofageo.

Il paziente ha difficoltà ad individuare la causa scatenante della pirosi gastrica.

Le più comuni sono:

  • farmaci (soprattutto, ma non solo, antinfiammatori)
  • alimenti acidi
  • alcool
  • fumo di sigaretta.

Queste elencate sono le cause del bruciore acuto, che insorge improvvisamente nel post-prandiale, e che facilmente permette al paziente di individuare la connessione di causa-effetto e di risolverlo quasi nell’immediato.

Quando il bruciore di stomaco è persistente allora la situazione è diversa. Si necessita di approfondire le sue cause, sia che si localizzi in sede gastrica che sia invece diffusa nella zona esofagea e retro-sternale.

Le cause di questi mal di stomaco potrebbero essere legate ad altre patologie:

  • Ulcera gastrica
  • Ulcera duodenale
  • Reflusso gastro-esofageo
  • Ernia iatale
  • Stati ansiosi.

Sintomi dell’acidità di stomaco

Il bruciore di stomaco dovuto all’aumento dell’acidità al suo interno è avvertito come una fastidiosa sensazione di dolore e di bruciore a livello della parte superiore dell’addome.

Tale sensazione può essere accompagnata da nausea, eruttazioni acide e vomito di materiale acido.

Quando preoccuparsi?

Il bruciore di stomaco può rappresentare un evento acuto che spesso è legato ad una contingenza facilmente individuabile: un farmaco, un cibo o un virus gastro-intestinale.

Spesso quindi si risolve in poco tempo, semplicemente eliminando la causa e/o associando magari un anti-acido o qualche attenzione alimentare in più.

Quando e se cronicizza e persiste, spesso non associando più la propria comparsa al tipo di cibo assunto o all’orario dei pasti, è meglio rivolgersi al medico e sottoporsi ad approfondimenti clinici.

Come trattare il bruciore di stomaco in modo naturale?

Chi non ha mai preso una puntina di polvere di bicarbonato sciolta in acqua? Il primo rimedio naturale ed immediato è proprio questo sale che abbassa chimicamente l’acidità del contenuto gastrico. Ma è solo un blando palliativo, a lungo andare non ha effetti curativi e spesso peggiora il quadro clinico. Inoltre come tutti i sali è controindicato in soggetti ipertesi, con problemi renali e nello stato di gravidanza.

La natura ha molti rimedi che si possono assumere per la dispepsia: le mucillagini con il loro potere assorbente e antinfiammatorio (la Malva ad esempio), il finocchio per diminuire le quantità di gas prodotto durante la digestione, il tarassaco ed il carciofo per il loro potere coleretico e colagogo (sul fegato).

Poi il cardo mariano, l’assenzio ed il rabarbaro.

Alcune volte, quando il bruciore di stomaco è secondario ad un aumentato tono nervoso, vengono in aiuto anche piante dal potere calmante come la camomilla, il tiglio e la valeriana.

Cosa mangiare quando si ha bruciore allo stomaco?

Mangiare leggero e poco condito è una regola basilare che, se applicata, apporta molti vantaggi al benessere psicofisico in generale.

Quando si ha bruciore di stomaco è vitale osservare una dieta equilibrata e priva di eccessi ma oltre a questo bisogna anche evitare dei cibi specifici: si pensi al limone e agli agrumi, all’aceto e all’alcool, aggiungiamo un secco NO al pomodoro, alla mozzarella e al brodo.

Prediligere le cotture a vapore a fritti e brace, olio di oliva a burro e altri oli troppo saturi, non eccedere con il pane e la pasta ed evitare i dolci. Sì, è un bel sacrificio, ma la mucosa per guarire più in fretta ha bisogno di essere trattata con i guanti.

Consigli efficaci per prevenire il bruciore di stomaco

Il bruciore di stomaco si può prevenire con uno stile di vita sano e regolare, un’alimentazione corretta, evitando eccessi in ogni campo e sforzi fisici dopo mangiato.

Ma quando il sintomo persiste solo una buona visita medica potrà far chiarezza sulla causa scatenante e sulla risoluzione mirata di questo disturbo che non deve essere trascurato.

Rimedi farmacologici per curare il bruciore di stomaco

La terapia farmacologia del bruciore di stomaco vede l’utilizzo di medicinali antiacidi, pro-cinetici (ovvero acceleratori dello svuotamento gastrico) ed antisecretivi che vanno a diminuire la secrezione gastrica.

Quando il sintomo è durato un po’ troppi giorni spesso si assumono bustine a base di magaldrato (è un composto monoidrato costituito da magnesio e alluminio, e in quanto tale caratterizzato da un azione antiacida e tampone) o altri principi che vanno a rivestire la mucosa gastrica con uno spesso strato protettivo, mettendola in questo modo al riparo dai succhi gastrici e consentendole di ripristinare la normale e sana funzionalità che le appartiene.

Solo il medico specialista (gastro-enterologo), previa visita anamnestica, potrà valutare la necessità di un approfondimento diagnostico strumentale come ad esempio la gastroscopia.

Al prossimo articolo,

Dott.ssa Marta Rovere

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Autore

  • Dott.ssa Marta Rovere

    Dopo gli studi classici ho conseguito la laurea in Farmacia alla Sapienza di Roma nel 2006. Abilitata alla professione nello stesso anno ho vestito i panni di farmacista al banco per 15 anni, esercitando con dedizione e continuando sempre a studiare e ad approfondire tutti gli aspetti del mio mestiere, che è sempre in continua evoluzione. Dalla medicina allopatica alla medicina omeopatica, dalla dermocosmesi alla veterinaria, negli anni ho trasferito la mia professione nel digitale per poter condividere le mie conoscenze sul web. Sono anche una SEO specialist certificata e scrivo per passione e, ad oggi, mestiere. Gestisco anche dei canali social e sono una creatrice di contenuti.

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