Decluttering dei farmaci: cos’è e come farlo

decluttering dei farmaci come farlo bene

L’armadietto dei medicinali che sia in casa, in ufficio o nel posto di lavoro dovrebbe essere frequentemente sottoposto ad un periodico controllo atto a valutare la data di scadenza dei farmaci presenti e la loro conseguente validità. Qual è il vantaggio di fare un decluttering periodico delle medicine? Pensa di avere improvvisamente un mal di testa, cosa fai?

Ti dirigi sicuro verso il tuo armadietto dei medicinali e lì la triste scoperta di avere una confezione scaduta di analgesico. La giornata si complica: devi uscire, recarti in farmacia, acquistare un nuovo prodotto e gettarne uno intonso ma non più valido. Spreco è la parola che stai cercando: di tempo e di soldi nonché rifiuti che si vanno ad aggiungere alla moltitudine di quelli che produciamo.

Se vuoi essere più sostenibile devi fare decluttering dei farmaci, come ti abbiamo suggerito di farlo per i cosmetici.

Cos’è il decluttering dei farmaci

Il decluttering dei farmaci si fa allo scopo di eliminare i farmaci non più utilizzabili perché scaduti o perché deteriorati per cattiva conservazione. Il decluttering si attua in più fasi e se applicato con costanza ogni tre mesi permette di limitare gli sprechi e avere chiaro cosa realmente sia disponibile nel nostro armadietto dei medicinali e cosa sia da eliminare. Monitorando le date di scadenza dei farmaci nuovi e di quelli aperti si eviteranno acquisti simili, se non uguali, si eviterà di far scadere qualcosa usato a metà. Infatti se non è previsto un uso nel termine di scadenza il farmaco in questione può essere regalato.

Come fare il decluttering dei farmaci in 6 step

Individuiamo in questo caso 6 fasi per attuare il decluttering dei farmaci:

  • raggruppare
  • dividere
  • suddividere
  • regalare
  • differenziare per uso
  • smaltire con consapevolezza.

Raggruppare tutti i prodotti medicinali presenti nell’armadietto

Svuota su un tavolo l’intero contenuto del tuo armadietto. Questa azione è facile ma non scontata. A meno che tu non sia del mestiere, se provi “a riordinare ad occhio” la miriade di scatoline contenute nell’armadietto o nella scatola che usi per i farmaci di casa, difficilmente riuscirai a percepire cosa hai di fronte a te. Quindi meglio trovarsi di fronte ben visibile tutte le confezioni che si posseggono.

Dividerli per data di scadenza

La data di scadenza si trova solitamente sulla confezione di cartone oppure lateralmente sul blister interno nel caso di compresse o capsule. Si trova sul flacone nel caso si tratti di un multi-dose o di una bottiglietta di cui non esiste scatola o di cui la scatola sia stata gettata via. La data di scadenza si riferisce al prodotto integro e correttamente conservato.

Dividere quelli non scaduti in base alla data di apertura

Quando un farmaco è stato aperto e non terminato invece bisogna conoscere la durata della sua efficacia dopo l’apertura.

Se i primi due passaggi credo siano abbastanza intuitivi. Già il terzo passaggio prevede delle best-practice che non possono prescindere da alcune conoscenze di base sulla durata di efficacia di un prodotto in base alla sua forma farmaceutica. Valga in linea generale che:

  • una soluzione liquida aperta dura dai 3 ai 6 mesi
  • una pomata aperta circa 6 mesi
  • uno sciroppo circa 6 mesi ( non considerare gli antibiotici, che vanno in frigo una volta aperti e che vanno buttati se non terminati)
  • le compresse in blister seguono la data di scadenza della confezione
  • per le compresse sfuse in barattolo vanno osservate le proprietà organolettiche: si modificano all’aria. Quindi colore, odore, sapore e consistenza.

Regalare ciò che non ci occorre più

Per evitare di sprecare i farmaci che non servono più, spesso è buona norma portarli al proprio medico di base che saprà a chi donarli. Molte medicine sono erogate in confezioni dal numero che eccede le dosi effettivamente necessarie per completare la cura. Quando ne avanzano molte spesso scadranno poiché difficilmente serviranno di nuovo. ( fatta eccezione per manifestazioni dall’andamento cronico e/o stagionale).

Differenziare in base ad un criterio il posto che andranno ad occupare

Nell’armadietto dei medicinali è fondamentale che sia comprensibile dove trovare un determinato farmaco. Io li catalogo per uso: antipiretici, antinfiammatori, gastroprotettori, digestivi, antinausea, antidiarroici, topici, aerosol. In una zona a parte colloco la medicazione: disinfettanti, cerotti e bende orlate.

Macroscopicamente già si ha un bell’aiuto nella comprensione di ciò che si sta osservando. Distinguere possibilmente anche dosaggi pediatrici da quelli per adulti. In line generale questo è lo schema che si dovrebbe utilizzare anche per preparare il kit delle medicine da viaggio.

Smaltire correttamente i farmaci scaduti

Qui dovrebbe entrare in pista il nostro rispetto per l’ambiente e per gli altri. Fuori da ogni farmacia c’è la raccolta dedicata ai farmaci scaduti. Questa raccolta va usata con criterio ovvero separando le scatole di carta, che vanno gettate nella raccolta dedicata, dall’interno che si può riporre nel contenitore sito fuori da ogni farmacia.

La medicina è un rifiuto speciale, perché potenzialmente tossica e dannosa, gettarla via correttamente è un atto di responsabilità. Differenziare i rifiuti e non buttare le scatole nei contenitori dei farmaci scaduti permette di avere oltretutto più spazio nel contenitore stesso, garantendo a più utenti di usufruire del servizio che già è vittima di molti rallentamenti burocratici e organizzativi.

Dove è buona norma conservare i medicinali?

I medicinali vanno tenuti in un posto il più possibile asciutto e al riparo dal sole. Che sia una scatola o un armadietto l’importante è che non venga a contatto con vapori eccessivi o con il sole diretto. Bisogna sempre leggere se il farmaco vada tenuto ad una temperatura sotto i 25 gradi, considerata la temperatura ambiente, in tal caso meglio riporlo in frigo. Altri farmaci vanno in frigo solo dopo aperti, altri invece sono in frigorifero già in farmacia. Chiedete al farmacista per ogni dubbio.

Perché è importante fare il decluttering dei medicinali?

Possiamo concludere che il decluttering dei medicinali sia una pratica molto utile sotto molti punti di vista e che dovrebbe entrare di diritto nelle routine trimestrali di una casa, ufficio o negozio. Come le aziende hanno l’obbligo della cassetta dei medicinali correttamente aggiornata così ognuno di noi dovrebbe sempre tenere traccia dei medicinali che possiede.

Essere sostenibili alla fine significa essere consapevoli anche dell’impatto che il medicinale ha sull’ambiente, in modo da utilizzarlo solo quando serve e con criterio, aiutando con la consapevolezza di ciò che si sta acquistando anche ad abbassare il budget famigliare per la spesa medica.

Al prossimo articolo,

Dott.ssa Marta Rovere

ATTENZIONE

Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.

Autore

  • Dott.ssa Marta Rovere

    Dopo gli studi classici ho conseguito la laurea in Farmacia alla Sapienza di Roma nel 2006. Abilitata alla professione nello stesso anno ho vestito i panni di farmacista al banco per 15 anni, esercitando con dedizione e continuando sempre a studiare e ad approfondire tutti gli aspetti del mio mestiere, che è sempre in continua evoluzione. Dalla medicina allopatica alla medicina omeopatica, dalla dermocosmesi alla veterinaria, negli anni ho trasferito la mia professione nel digitale per poter condividere le mie conoscenze sul web. Sono anche una SEO specialist certificata e scrivo per passione e, ad oggi, mestiere. Gestisco anche dei canali social e sono una creatrice di contenuti.

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