Dermatite atopica nei bambini e neonati: cos’è, cause, sintomi e cura

dermatite atopica nei bambini

La dermatite atopica infantile interesse i bambini di ogni età. Sin dalla nascita questa malattia infiammatoria della pelle si manifesta con lesioni pruriginose che vanno necessariamente trattate per evitare complicazioni infettive.

La dermatite atopica è una malattia infiammatoria della pelle dalla patogenesi molto complessa, che interessa sia l’adulto che il bambino. Fattori genetici, disfunzione immunologica, barriera epidermica e fattori ambientali sono tra le sue cause.

Si manifesta con lesioni pruriginose che necessitano di essere trattate sia per ridursi che per evitare sovra infezioni. La dermatite atopica interessa sia l’adulto che il bambino.

La dermatite atopica nei bambini e nei neonati, di cui andremo ad approfondire gli aspetti in questa sede, spesso scompare durante la crescita ed il passaggio all’età adulta.

Cause della dermatite atopica nel bambino

La dermatite atopica nel bambino è una malattia benigna, né infettiva né contagiosa. Il sintomo principale è il prurito che intenso ed estremamente irritante. Si manifesta di solito nei primi mesi di vita, in circa il 20-30% dei bambini. Si presenta più frequentemente in bambini con familiarità per malattie allergiche, asma, eczema.

È una malattia multifattoriale.

Le cause note sono:

  • Predisposizione genetica.
  • Alterazione della barriera della pelle: secchezza, perdita di acqua, aumentata suscettibilità al prurito.
  • Fattori ambientali: nei paesi industrializzati, la dermatite atopica è più frequente.
  • Allergeni alimentari: raramente la dermatite atopica si associa ad allergia-intolleranza alimentare.

Ci sono dei cibi che scatenano la dermatite atopica?

Il rapporto diretto di causa-effetto tra gli allergeni alimentari e le recidive di questa malattia è raro. Per questo è pressoché inutile, se non potenzialmente dannoso, sottoporre il paziente, soprattutto se in età pediatrica, a diete di eliminazione.

Tali diete devono essere sempre condotte sotto la guida di uno specialista esperto e dopo aver eseguito specifici test.

Anche se la dieta non è una delle cause scatenanti la dermatite atopica, i pediatri raccomandano comunque di seguire alcuni principi base:

  • Prestare molta attenzione durante lo svezzamento con l’introduzione di cibi solidi nella dieta del bambino in tenera età. Attualmente, si raccomanda di iniziare fra il quarto e il sesto mese di vita.
  • Seguire una dieta che aiuti a contrastare la comparsa di infiammazione utilizzando i grassi buoni come l’olio di oliva.
  • Limitare l’assunzione di zuccheri, che rendono la sudorazione più acida.

Sintomi della dermatite atopica su bambini e neonati

I sintomi sono variabili e diversi in base all’età.

La pelle può mostrare lesioni di diverso tipo:

  • essudanti (umide)
  • eritematose (rosse)
  • xerotiche (secche).

Di solito, tali manifestazioni possono presentarsi tutte contemporaneamente. Si localizzano in maniera molto varia. A volte si limitano ad alcune zone come le pieghe del collo, dei gomiti, delle ginocchia, altre volte si estendono a tutta la pelle e tale variabilità è suscettibile del fattore età.

Il sintomo principe della dermatite atopica è il prurito: è presente in tutte le età, è intenso e quasi costante, talvolta anche in assenza di lesioni.

Il prurito causa un ulteriore peggioramento delle manifestazioni cutanee e di complicanze tra cui la più frequente è l’infezione batterica. Inoltre, il prurito inficia il riposo notturno, soprattutto nei neonati, con conseguenze compromissione dell’equilibrio familiare.

Quanto dura?

È una patologia cronica, non infettiva né contagiosa, regredisce senza lasciare cicatrici. Tuttavia, per le sue complicanze, è fondamentale una corretta gestione che prevede sia una terapia dermatologica adeguata ma anche l’allontanamento delle cause scatenanti, se presenti. La terapia non è risolutiva del problema alla radice, ma serve solo per alleviare i sintomi e prevenire le complicanze.

Chi fa la diagnosi?

L’anamnesi familiare e l’esame obiettivo del pediatra spesso sono sufficienti per avere diagnosi di dermatite atopica.

Altre volte si necessita di biopsia di un frammento di pelle malata e di esami di laboratorio soprattutto per avere una diagnosi differenziale, questo è il caso in cui un dermatologo verrà chiamato in causa.

In casi selezionati, come per forme gravi e resistenti alle terapie, o nei casi in cui vi siano sintomi spia di allergie alimentari come diarrea, vomito, stipsi, scarso accrescimento, oppure presenza di un comprovato rapporto di causa-effetto, può rivelarsi utile eseguire esami più specifici rivolgendosi ad un allergologo e alle volte ad un immunologo.

Come curare la dermatite atopica nei bambini

La sua cura si avvale soprattutto di prodotti topici (per uso locale, sulla pelle), farmacologici e cosmetici (detergenti, creme emollienti).

In casi eccezionali bisogna ricorrere ad una terapia a base di farmaci più complessi (corticosteroidi, immunomodulatori e/o biologici). I corticosteroidi e/o gli immunomodulatori topici vanno sempre usati in modo adeguato, sotto sorveglianza dello specialista che li ha prescritti (pediatra, dermatologo o allergologo).

Scegliere il prodotto topico più adatto non è così semplice. Il mercato farmaceutico offre una scelta molto vasta ed articolata.

Il tipo di lesione richiama l’uso di un certo tipo di crema e ne esclude un’altra: il bambino può presentare contemporaneamente lesioni eritematose (rosse), essudanti (umide) o secche e il genitore non può sapere quale prodotto applicare su ognuna di queste.

Il farmacista spesso si rivela una guida sicura, un “Virgilio” che guida il genitore sia nella comprensione della terapia medica da seguire, evitandogli errori di posologia ma anche l’acquisto di prodotti simili tra loro, sia nell’acquisto diretto di creme e detergenti di primo soccorso.

L’educazione terapeutica deve essere parte integrante del trattamento della dermatite atopica per garantire il successo della cura e favorire l’adesione al trattamento.

Rimedi naturali

Data l’età precoce in cui questa malattia si manifesta, non consiglierei mai di fare di testa propria.

I rimedi sono anche naturali ma vanno scelti in concerto col pediatra e gli specialisti. Solo così si avrà un approccio corretto verso la patologia, minimizzandone le complicanze.

Va anche ricordato che pur non essendo una patologia psicosomatica, come per tutte le patologie che interessano i neonati ed i bambini, quasi sempre si viene a creare molta tensione attorno al piccolo malato. La difficoltosa accettazione della condizione da parte dell’adulto, esacerba la sintomatologia che accompagna la condizione patologica.

Il bambino, a qualunque età, spesso percepisce di poter sfruttare l’ansia e l’apprensione dei genitori nei confronti della sua dermatite per rimanere costantemente, ma esageratamente, al centro della loro attenzione.

Come tutte le patologie “visibili”, che si mostrano per le loro lesioni e non si possono nascondere, genera un’ansia crescente nei genitori e nel bambino. Tale ansia crea, se non spezzata, un circolo vizioso, da cui il nucleo familiare deve uscire al più presto per volgere verso una più rapida remissione della patologia.

Al prossimo articolo,

Dott.ssa Marta Rovere

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Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.

Autore

  • Dott.ssa Marta Rovere

    Dopo gli studi classici ho conseguito la laurea in Farmacia alla Sapienza di Roma nel 2006. Abilitata alla professione nello stesso anno ho vestito i panni di farmacista al banco per 15 anni, esercitando con dedizione e continuando sempre a studiare e ad approfondire tutti gli aspetti del mio mestiere, che è sempre in continua evoluzione. Dalla medicina allopatica alla medicina omeopatica, dalla dermocosmesi alla veterinaria, negli anni ho trasferito la mia professione nel digitale per poter condividere le mie conoscenze sul web. Sono anche una SEO specialist certificata e scrivo per passione e, ad oggi, mestiere. Gestisco anche dei canali social e sono una creatrice di contenuti.

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