Emorroidi: cosa sono, cause, sintomi e rimedi

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Le emorroidi rappresentano un disturbo molto comune che almeno una volta nella vita ci si trova ad affrontare. Questo problema è connesso sia ad una naturale predisposizione corporea sia ad una serie di abitudini sbagliate che riguardano l’alimentazione e più in generale lo stile di vita.

Cosa sono le emorroidi

Le emorroidi sono un’affezione, diffusa prevalentemente in individui d’età matura, dovuta alla presenza di varici nel plesso venoso anale e rettale.

Le emorroidi si manifestano molto spesso all’improvviso in concomitanza con sbalzi di temperatura, tipici del cambio di stagione.
Questo perché la temperatura esterna è un fattore scatenante delle emorroidi. Il caldo vasodilata ed il freddo vasocostringe e la parete venosa fragilizzata si rompe facilmente durante tale modificazione.
Non mi dilungo sulla classificazione medica delle emorroidi che partono da semplici emorroidi interne, emorroidi esterne fino alle emorroidi a grappolo (quest’ultime necessitano spesso di intervento chirurgico) ma in questo contesto voglio concentrare l’attenzione sulle cause e sui rimedi.

Cause che portano alla comparsa delle emorroidi

Dietro la comparsa delle emorroidi c’è sicuramente un concatenarsi di eventi: esterni a noi o legati a nostre abitudini sbagliate.

  • Un’alimentazione povera di fibre e scorie
  • Una scarsa idratazione
  • Consumo eccessivo di alcoolici
  • Tabagismo.

Di contro alcune cause sono da ravvisare in condizioni fisiopatologiche o patologiche

Si capisce benissimo che alcune cause possono essere corrette da una revisione severa delle abitudini alimentari ma altre sono legate a della patologie o a condizioni fisiologiche che non si possono modificare; il ciclo mestruale ci sarà sempre così come la gravidanza durerà nove mesi. Quindi, come curare le emorroidi?

Sintomi emorroidi

Le emorroidi spesso sono accompagnate da dolore, senso di peso, sanguinamento. Questo le rende facilmente riconoscibili. Spesso sono emorroidi esterne ed anche questo le rende facilmente diagnosticabili. Altre volte però sono interne e non sanguinano. Creano una difficoltà nella defecazione ed un senso di gonfiore ed irritabilità.

Il tipo di cura cambia radicalmente in base a tutti questi fattori. Quando ero al banco in farmacia, partiva una semplice intervista:

  • Mi dica sanguinano o no?

Si: la terapia deve risolvere prima il dolore quindi l’utilizzo di una crema locale, rettale in questo caso è fondamentale. Ma se sanguinano va evitata una crema che contenga cortisonici preferendone una a soli principi attivi riparatori e anestetici del dolore come Vidermina Rectal Lipogel.

No: in questo caso una crema rettale che contenga anche del cortisonico si può utilizzare e la presenza di quest’ultimo ha sicuramente un ruolo fondamentale nel velocizzare il processo di guarigione soprattutto dal punto di vista infiammatorio.

  • Ha mangiato o bevuto qualcosa di particolare?

Il cibo e l’acqua sono da considerarsi al pari delle medicine. Sono le basi del buon funzionamento dell’organismo. Una dieta con pochi condimenti, ricca di fibre e scorie accompagnata dalla giusta idratazione non può che migliorare la guarigione di uno stato emorroidario in corso e addirittura evitare che si manifesti. Prevenire è meglio che curare sempre.

  • Si è trovato esposto al sole per molto tempo, o comunque ha subito un brusco cambio di temperatura?

Sembra innocuo ma non lo è. Per chi ha un plesso emorroidario compromesso la vasodilatazione conseguente ad un eccessivo stimolo caldo porta alla rottura del vaso di per sé fragile. Pensiamo alla vena come ad un palloncino lasciato al sole per troppo tempo. Nell’atto del gonfiarlo scoppierà perché la sua superficie sarà stata fragilizzata dal caldo.

STESSA COSA la vena con parete sottile sottoposta ad uno sforzo fisico anche banale, come ad esempio l’atto della defecazione o il sollevamento di una busta della spesa, sotto tale sforzo, seppur minimo, si SFIANCHERÀ, rimanendo a forma di palloncino. In tale stadio potrà non sanguinare, sanguinare minimamente, sanguinare copiosamente nell’atto di rompersi.

Cura delle emorroidi

Alcune volte le emorroidi possono essere transitorie, ovvero legate ad una condizione momentanea, altre volte si cronicizzano e richiedono di conseguenza terapie croniche ripetute durante l’anno.

Cura per emorroidi occasionali

Può capitare di avere un solo episodio emorroidario nella vita. In tal caso:

  1. Pomata per il dolore con o senza cortisone a seconda della presenza o meno del sanguinamento. Sì cortisone se non c’è sangue, no cortisone se c’è sangue.
  2. Integratore a base di flavonoidi per potenziare la parete venosa fragilizzata. Parliamo ad esempio del “Daflon”, perché é il più noto e francamente il più efficace soprattutto nelle situazioni acute. Quando si ha l’attacco emorroidario acuto con o senza sanguinamento questo rimedio va assunto alla massima dose indicata sulla confezione. Tre volte al giorno vanno assunte due compresse con abbondante acqua. Nei primi 5 giorni questa terapia di attacco permette ai vasi sfiancati di rientrare in sede e diminuire così il gonfiore ed il conseguente dolore. Poi si va scalando fino a due compresse al giorno per il mantenimento.
  3. A tale integratore va aggiunto una fibra o una mucillagine per rendere le feci più morbide. In questo caso il transito intestinale sarà meno doloroso giunto al retto. La massa fecale resa poltacea uscirà senza dover gravare sul torchio addominale con la conseguenza abbastanza scontata di peggiorare i sanguinamenti per le lacerazioni che si verrebbero a creare. Ad esempio, molto buono è lo Psyllogel, una polvere a base di Psyllio, mucillagine che si imbibisce di acqua ammorbidendo le feci. Completamente naturale ed anche gradevole. Va girata velocemente in un bicchiere colmo di acqua, altrimenti si “gelifica” ma è comunque bevibile sia chiaro. E nei casi di persone fisiopatologicamente stitiche va presa due volte al giorno. Mattina e sera. Molto buono è lo Psyllogel mega-fermenti che associa direttamente i fermenti lattici che vanno a migliorare la flora intestinale.

Fermenti lattici

Come detto, alcuni fermenti lattici sono già associati all’interno dei lassativi naturali, abbiamo visto lo Psyllogel mega-fermenti. Altro esempio è l’inulina, fibra che aiuta sempre la formazione corretta delle feci e che si trova in commercio associata anche ai fermenti. Ad esempio nell’Enterolactis duo.

Il fermento lattico si rende necessario in quanto spesso l’emorroide occasionale “esce” a causa di un’alimentazione scorretta. Quindi dobbiamo rimettere in ordine il nostro apparato digerente se non vogliamo che si ripresentino con gli interessi in conseguenza di feci troppo dure.

L’azione antidolorifica

Nella cura delle emorroidi, viene sicuramente svolta da pomate e supposte ma spesso servono anche l’ausilio di antidolorifici per bocca. Ricordiamoci sempre che la maggior parte degli antidolorifici sono anche emorragici, rendono cioè il sangue più fluido. Quindi la loro assunzione è fortemente sconsigliata in concomitanza con emorroidi sanguinanti. Preferite una tachipirina e rivolgetevi sempre al medico curante quando il dolore sia troppo forte. Non fate di testa vostra.

Esistono anche i dilatatori anali, i quali permettono di “allenare” l’ano alla contrazione al passaggio delle feci. E poi per stare più comodi seduti si può optare per l’ausilio di presidi quali le ciambelle.

Quanto tempo ci vuole per guarire dalle emorroidi?

Questa è la domanda che vale per ogni patologia. La mia risposta è sempre la stessa. Un passo alla volta ed armiamoci di pazienza, ascoltiamo i professionisti ed affidiamoci alle cure di esperti. Accettiamo che spesso alcune situazioni si cronicizzino indipendentemente dai nostri sforzi. Perché, come detto, alcune condizioni esulano dalla nostra buona condotta e sono da accettare per connaturate.

Ma come ogni patologia cronica possiamo affrontarla insieme e vedere il bicchiere mezzo pieno: ci sono cose peggiori delle emorroidi. Al prossimo post

Dott.ssa Marta Rovere

ATTENZIONE

Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.

Autore

  • Dott.ssa Marta Rovere

    Dopo gli studi classici ho conseguito la laurea in Farmacia alla Sapienza di Roma nel 2006. Abilitata alla professione nello stesso anno ho vestito i panni di farmacista al banco per 15 anni, esercitando con dedizione e continuando sempre a studiare e ad approfondire tutti gli aspetti del mio mestiere, che è sempre in continua evoluzione. Dalla medicina allopatica alla medicina omeopatica, dalla dermocosmesi alla veterinaria, negli anni ho trasferito la mia professione nel digitale per poter condividere le mie conoscenze sul web. Sono anche una SEO specialist certificata e scrivo per passione e, ad oggi, mestiere. Gestisco anche dei canali social e sono una creatrice di contenuti.

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